Erratum, «sans titre, 3» - poème adriatique
Paessaggio adriatico, 1.
Avant,
les crépuscules de nos regards persévérants
Avant,
les crépuscules de nos regards obscurs
Avant,
les endormissements de nos corps démariés
Avant,
les endormissements de nos corps archéologiques
Avant,
les clôtures de nos lèvres obstinées
Avant,
les clôtures de nos lèvres tues
Pour un jour
Et pour une nuit
Dans les épiphanies de nos regards éblouis
Dans les douceurs insensées de nos corps conquis
Dans les surgissements singuliers de nos voix admises
Pour un jour
Et pour une nuit
Nous nous sommes imaginées
Nous nous sommes nommées
Nous nous sommes reconnues
Nous nous réfutées
Pour un jour
Et pour une nuit
Nous nous sommes acceptées
En nos présences hasardeuses
Pour un jour et pour une nuit
Nous avons attendu les recommencements et les aurores
Pour un jour et pour une nuit
Nous avons attendu les fins et les accomplissements
Pour un jour et pour une nuit
Nous avons attendu
cette promesse du monde
à nous jamais tenue
Pour un jour et pour une nuit
En nos regards nostalgiques
En nos regards réconciliés
En nos corps vacillants
En nos corps puissants
En nos lèvres palpitantes
En nos lèvres palpitantes
Pour un jour et pour une nuit
Avant
Nous avons été justes.
«sans titre, 3, 11 janvier 2003», in marjorie micucci, «Erratum, I»,
The contemporary Erratum Press, 2003.
Paessaggio adriatico, 2.
Prima,
i nostri sguardi perseveranti, al crepuscolo
Prima,
il buio dei nostri sguardi, al crepuscolo
Prima,
i nostri corpi disunti, addormentati
Prima,
i nostri corpi di un tempo, addormentati
Prima,
la chiusura ostinata delle nostre labbra
Prima,
la chiusura delle nostre labbra mute
Per un giorno
i nostri sguardi perseveranti, al crepuscolo
Prima,
il buio dei nostri sguardi, al crepuscolo
Prima,
i nostri corpi disunti, addormentati
Prima,
i nostri corpi di un tempo, addormentati
Prima,
la chiusura ostinata delle nostre labbra
Prima,
la chiusura delle nostre labbra mute
Per un giorno
E per una notte
Nell’epifania dei nostri sguardi abbagliati
Nella dolcezza insensata dei nostri corpi conquistati
Nella nascita singolare delle nostre voci ammirate
Per un giorno
E per una notte
Noi ci siamo imaginati
Noi ci siamo chiamati
Noi ci siamo riconosciuti
Noi ci siamo rifiutati
Per un giorno
E per una notte
Noi ci siamo accettati
E le nostre presenze si sono combinate
E le nostre presenze si sono combinate
Per un giorno e per una notte
noi abbiamo atteso gli inizi e le aurore
Per un giorno e per una notte
noi abbiamo atteso la fine e le realizzazioni
Per un giorno e per una notte
noi abbiamo atteso
questa promessa del mondo
a noi mai tenuta
Per un giorno e per una notte
La nostalgia dei nostri sguardi
II riconciliare dei nostri sguardi
I nostri corpi che vacillano
I nostri corpi potenti
Le nostre labbra che palpitano
Le nostre labbra soddisfatte
Per un giorno e per una notte
Prima
Noi siamo stati bene.
noi abbiamo atteso gli inizi e le aurore
Per un giorno e per una notte
noi abbiamo atteso la fine e le realizzazioni
Per un giorno e per una notte
noi abbiamo atteso
questa promessa del mondo
a noi mai tenuta
Per un giorno e per una notte
La nostalgia dei nostri sguardi
II riconciliare dei nostri sguardi
I nostri corpi che vacillano
I nostri corpi potenti
Le nostre labbra che palpitano
Le nostre labbra soddisfatte
Per un giorno e per una notte
Prima
Noi siamo stati bene.
“ Senza titolo, 3 ”, 11 gennaio 2003
Paessaggio adriatico, 3.
Tradotto da Gabriele Granarelli nel mese di febbraio 2003.
Paessaggio adriatico, 4.
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